Cervello e infiammazione

Possiamo fare molto per il bene del nostro cervello, e purtroppo possiamo fargli anche del male, magari inconsapevolmente.

Siamo qui per fare chiarezza.

Fino a qualche decennio fa nella comunità scientifica c’era la certezza che il cervello umano fosse un organo piuttosto “statico”, con funzioni ritenute immodificabili e incapaci di ripararsi.
Sempre più i più recenti studi invece, dimostrano come il cervello sia assolutamente plastico, in continua trasformazione e, tra tutti gli organi, quello più capace di rinnovamento: numerosi rilievi anatomo-patologici hanno dimostrato , studiando l’organismo di soggetti ultra centenari, che il cervello non risulti per nulla invecchiato a differenza degli altri apparati logorati dal tempo.
Altrettanto interessante è poi sapere che invece altri rilievi, dimostrano come il cervello di trentenni possa in alcuni casi apparire peggio di quello degli anziani, con lesioni e placche testimonianza di un invecchiamento precoce.
Cosa determina queste differenze?

In questa sede, parleremo delle 2 strategie anti-infiammazione, quelle essenziali:

  • dieta e integrazione alimentare
  • atteggiamento mentale

Ma andiamo con ordine.

Come l’infiammazione influenza il cervello e cosa comporta questo?

“La base biologica dell’influenza dell’infiammazione sulla sfera psico-emozionale va ricercata nell’ alterazione dello spazio fra neurone e neurone (sinapsi) e nella disregolazione del metabolismo del cervello in toto per un eccesso di infiammazione causata dalle cellule della glia.

Un’alterazione della funzione sinaptica altererà sia il dialogo fra le varie parti del cervello sia i circuiti psiconeuroendocrinoimmunologici coinvolti nella infiammazione cronica e negli equilibri emozionali. Un cervello infiammato è una evidenza che allontana sempre di più la persona da se stessa e la rende sempre più preda di istanze istintuali dove valori, empatia, autocontrollo scompaiono sempre di più.

L’infiammazione cronica è alla base di qualunque disagio psichico, dall’inquietudine continua all’ansia generalizzata, da questa agli attacchi di panico, dalla depressione ansioso-depressiva alla depressione maggiore, fino alle psicosi.

Attualmente la Psichiatria, come del resto le altre branche mediche, si disinteressa completamente dello stile di vita della persona, all’interno del quale si annidano le cause vere dei disturbi che vengono purtroppo controllati solo farmacologicamente o tutt’al più col supporto della Psicoterapia.

Nessuno, compresi gli operatori della salute mentale in senso lato, potrà esimersi in futuro dall’occuparsi di infiammazione cronica silente”.

Tratto da “Infiammazione cronica silente. La vera causa delle malattie più diffuse” del Dott.Andrea Grieco.

Dieta e integrazione alimentare

Nelle medicine tradizionali viene da sempre studiata la corrispondenza tra la forma degli organi e quella degli alimenti che li mantengono in salute.
La più evidente similitudine , nel caso del cervello, è quella con la noce.
Le noci, infatti, semi oleosi tipici dell’autunno, ricche di sali stimolanti, ferro, fosforo, magnesio, vitamina B1, acidi grassi essenziali, omega-3 e omega-6, nella dose di 4 o 5 al giorno rappresentano un toccasana per quest’organo.
Diversi studi hanno confermato che gli acidi omega-3, presenti anche nel pesce azzurro, hanno un ruolo fondamentale nella crescita e nello sviluppo del tessuto cerebrale.
Altre ricerche confermano che gli acidi grassi omega-3 riducono le infiammazioni.

Una regolare attività fisica, magari all’aria aperta a contatto con la natura, è un’ altra amica fondamentale del nostro cervello, oltre ad una alimentazione povera di zuccheri e di cibi raffinati.

Un aiuto in più ci arriva dall’integrazione alimentare, che sempre di più oggi ci sostiene fornendo tutti quei principi nutritivi di cui siamo carenti a causa per lo più dei fattori inquinanti e dello stress.
Per sostenere le funzioni cognitive, Naturvis propone un pacchetto specifico composto da tre prodotti:

  • TRIKRILL , olio di krill antartico, fonte di Omega-3, colina, astaxantina
  • PROVITAVIS multiminerale e multivitaminico
  • MERAVIS a base di aminoacidi, griffonia, melissa e SAMe

Atteggiamento mentale

Adagiarsi nelle abitudini, rimanere confinati in meccanismi mentali sempre uguali e ripetitivi, può essere una comoda tendenza, ma non sicuramente quello che mantiene un cervello giovane e attivo.

Il nostro cervello ha bisogno anche di novità, di nuovi stimoli, di ondate di piacere che gli diano una sferzata di energia e freschezza.

Più rilassamento meno stress

Studi conclusi nel 2006 dai ricercatori della Medical School of Harvard hanno dimostrato che durante uno stato di RILASSAMENTO profondo il cervello aumenta di spessore e produce onde gamma, attività elettriche interneuronali che fanno invecchiare meglio e riducono il rischio di malattie degenerative come la demenza senile.
Una dei grandi fattori che intossicano il cervello è lo stress, grande problema del mondo moderno.
La frenesia inibisce la presenza a se stessi, favorita invece da piccoli stop che riequilibrano il sistema nervoso, il sistema cardiovascolare e il sistema immunitario.

Oggi sappiamo che le cellule nervose possono rigenerarsi, ma sappiamo anche che lo stress psicofisico inibisce questa rigenerazione, come confermato dai ricercatori dell’Università di Auckland, in Nuova Zelanda.

Pillole di salute

Selene Calloni Williams, scrittrice, psicologa, caldeggia l’introduzione nella quotidianità dei cosiddetti OMI (one minute immersion), piccoli ma frequenti momenti di meditazione capaci di rigenerarci e favorire quegli stati meditativi e di rilassamento che tanto il nostro cervello ama.

Ci sono poi atteggiamenti che stressano e nuociono al nostro cervello: autocritica e perfezionismo.
Il rimugino mentale tipico dell’auto-analisi non fa per niente bene al nostro cervello.
Imparare invece l’osservazione di sé libera dal giudizio, lasciar “fluire” anche le parti di noi che non ci piacciono: sono ottimi rimedi per favorire un cervello in salute.

“Il nostro mondo interno dialoga col cervello e viceversa.
Se si è in infiammazione cronica, è come se la mente recepisse una minaccia…che questa venga dall’esterno o dal mondo interno, il risultato è lo stesso: un senso di inquietudine, di ipervigilanza, di allarme, a cui diamo un nome: “ansia”.
Chi puo dirsi libero dall’ansia? Ebbene la causa per lo più misconosciuta di ansia è l’infiammazione cronica silente di basso grado.. a seconda del suo “grado”, avremo sintomi ansiosi maggiori o minori.
Non esiste la “mente” come unità a se stante: la mente è una funzione del cervello. Un cervello infiammato sta alla base di una mente in squilibrio. Tale squilibrio è proporzionale al sovvertimento della comunicazione tra neuroni indotto dall’infiammazione” (Dott. A. Grieco).

Possiamo fare molto quindi per la salute cognitiva e psicologica del nostro cervello, con piccoli grandi gesti quotidiani capaci si sostenerne la salute.

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